“Ci sforziamo per trovare delle soluzioni” sul bilancio italiano, ha detto il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, parlando della manovra italiana in conferenza stampa a Parigi. “Non sono mai stato un partigiano delle sanzioni. Penso che le sanzioni siano sempre un fallimento“, ha precisato.
Intanto per evitare la procedura di infrazione e abbassare il deficit, il Governo italiano punta sul rinvio del reddito di cittadinanza e il restringimento della platea per la “quota 100”.
L’Europa sembra ancora una volta di disposta ad aprirsi al dialogo con l’Italia. “Sono sempre stato un commissario favorevole alla flessibilità – ha aggiunto Moscovici – aperto al dialogo tra Roma e Bruxelles, legato a un’Italia che rimanga al centro della zona euro”. E ancora: “La porta resta aperta, la mano tesa. Dobbiamo cercare con tutte le forze delle soluzioni condivise nell’interesse degli italiani e della zona euro”.
Le tre principali “incertezze” che pesano sull’Europa sono le tensioni commerciali globali, la Brexit, e la manovra italiana. Moscovici ha sottolineato che rispetto ai tre principali rilievi fatti all’Italia dalla Commissione Ue – crescita, deficit, debito – “al momento attuale non hanno trovato risposta”. “Continuiamo a pensare che la manovra italiana comporti rischi per aziende, risparmiatori e cittadini italiani. Questo rischio ha un nome: si chiama debito al 130% del Pil”.
Già all’incontro di sabato scorso a Bruxelles, il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, hanno discusso con Moscovici in in un clima “utile, costruttivo, amichevole e disteso”. Il commissario ha anche sottolineato che la riunione ha permesso di “capirsi meglio per cercare di progredire insieme”.