Il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, si dice soddisfatto del lavoro portato avanti finora con il premier Giuseppe Conte e con il collega del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, nonostante le polemiche sulla Manovra presentata dal Governo italiano.
Manovra, Salvini: “Con Di Maio e Conte lavoro più che bene”
“Con Giuseppe Conte e Luigi Di Maio in questi cinque mesi ho lavorato più che bene. Tra persone concrete di buonsenso l’accordo l’abbiamo sempre trovato e lo troveremo anche questa volta”, ha detto il leader della Lega Matteo Salvini in un’intervista al Gr1 .
“A noi interessa che il paese cresca e che gli italiani lavorino; perché se più italiani lavorano il debito scende”, ha precisato il vicepremier. E ancora: “Noi applichiamo il buonsenso e la concretezza, che non si attacca allo 0,1 in più o in meno. È una manovra che si fonda sul diritto al lavoro, il diritto alla pensione, il diritto alla salute e la riduzione fiscale. E quindi se a Bruxelles pensano di tenere in ostaggio il governo o sessanta milioni di italiani su uno zero virgola, siamo disponibilissimi a togliergli qualunque alibi”, ha spiegato Salvini al Gr1 a chi gli chiedeva se il governo stia ammorbidendo la linea con l’Europa.
Conte: “La coesione è fondamentale per questo Governo”
“Non parlo di decimali. È importante avere le relazioni tecniche per valutare esattamente l’impatto economico delle riforme come ho già detto quando ero a Bruxelles. Avremo a quel punto l’esatto impatto economico di queste misure, precise all’euro e potremmo allora valutare di tornare a Bruxelles e e continuare il negoziato”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte a margine di un convegno organizzato a Roma da Poste e Anci.
“La coesione territoriale è una delle sfide più importanti che questo Governo sta raccogliendo”, ha affermato il premier, Giuseppe Conte, intervenendo all’incontro organizzato da Poste con tremila sindaci dei piccoli comuni. Quella di oggi è “una giornata che coniuga il tessuto della tradizione economico sociale del nostro Paese con l’orgoglio del campanile e anche con l’innovazione”, ha aggiunto Conte. Il “patrimonio custodito proprio nei piccoli Comuni”, ha continuato il presidente del Consiglio è “nel vissuto di ognuno di noi”. “È anche il mio particolare: nato in piccolo comune, mio padre era il segretario comunale”, ha aggiunto, sottolineando “quanto sia prezioso il lavoro quotidiano delle piccole amministrazioni, che racchiudono l’anima e la tradizione civica italiana”.