I Comuni di Corleone e Palazzo Adriano, in provincia di Palermo, andranno al voto, dopo due anni di commissariamento. I due Comuni, infatti, sono stati sciolti nel 2016 per infiltrazioni mafiose. Domenica 25 novembre si riaprono le urne delle amministrative per eleggere sindaci e consigli comunali, già commissariati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.
Corleone e Palazzo Adriano al voto dopo 2 anni di commissariamento
Corleone conta circa 11 mila abitanti e i candidati a sindaco sono tre. L’ex deputato regionale Nicolò Nicolosi, di 76 anni, ci riprova con la lista “Nuova luce”. I suoi rivali sono l’architetto Salvatore Antonio Saporito, con la terza lista “Viviamo Corleone”, e per il Movimento 5 Stelle, il 58enne di origini senesi, Maurizio Pascucci. I due assessori designati di Saporito sono Giuseppe Crapisi e Antonio Navarra.
Nicolosi è stato sindaco di Corleone dal 2002 al 2007. Al secondo mandato si è presentato con una coalizione di centrodestra ma ha fallito per tre soli voti. La sua vita politica affonda le radici nella Dc, fu anche fondatore del Patto per la Sicilia e prese parte al Movimento per le Autonomie di Raffaele Lombardo.
Palazzo Adriano è un comune di circa 2 mila abitanti. I candidati a sindaco di Palazzo Adriano sono due: Nicolò Granà, appoggiato dalla lista civica “SiAmo Palazzo Adriano” e Giuseppe Alessi, sostenuto dalla lista “Noi ci mettiamo la faccia”. Granà, geometra di 38 anni, è un imprenditore impegnato in progetti di accoglienza turistica e in attività di progettazione comunitaria. Alessi è un impiegato regionale, che ha già amministrato come sindaco il piccolo comune sicano dal 1997 al 2007.