Il presidente degli Usa Donald Trump, secondo quanto riportato dal New York Times, dichiarò in primavera all’allora avvocato della Casa Bianca Donald McGahn che voleva ordinare al dipartimento di giustizia di perseguire due suoi avversari politici come l’ex capo dell’Fbi James Comey e Hillary Clinton. McGahn tuttavia obiettò che non aveva l’autorità per ordinare una indagine e lo ammonì delle possibili conseguenze, compreso l’impeachment.
Non è chiaro se il tycoon tentò o meno lo stesso di perseguire il suo scopo, ma in privato il presidente continuò a discutere la cosa, inclusa la possibile nomina di un secondo procuratore speciale per indagare Comey e la Clinton. Non è neppure chiaro, scrive il Nyt, quali accuse Trump voleva fossero perseguite.
Il presidente aveva accusato Comey di aver diffuso informazioni classificate in un memo condiviso col Nyt in cui descriveva la sua interazione col tycoon, ma l’aveva criticato anche per la gestione dell’Emailgate riguardante Hillary Clinton. Trump aveva attaccato l’ex segretario di stato per il suo ruolo nella decisione dell’amministrazione Obama di autorizzare l’agenzia nucleare russa ad acquistare una società Usa di uranio.