Niente Ambrogino d’Oro per Chiara Ferragni che viene surclassata da Elio e le Storie Tese. L’onorificenza milanese viene consegnata alle personalità che hanno dato lustro alla città, il giorno di Sant’Ambrogio, il 7 dicembre.
La commissione del Comune ha bocciato la candidatura di Forza Italia: “Non vogliamo divisioni su Chiara Ferragni, giovane madre e imprenditrice esemplare per innovazione e internazionalità – ha commentato il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, Fabrizio De Pasquale. Pensiamo sia più positivo per la città e più nelle sue corde che il Sindaco le chieda di dare la sua disponibilità per iniziative di carattere sociale rivolte ai giovani di Milano”.
Tra gli insigniti dell’Ambrogino d’oro ci saranno invece il gruppo milanese Elio e le Storie tese, gli chef stellati Massimo Bottura e Claudio Sadler, lo psicanalista e scrittore Massimo Recalcati, la deportata ormai 85enne Anna Szöre’nyi, sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz, il ballerino di danza classica Jacopo Tissi, 23 anni stella del Bolshoi poi tornato alla Scala di Milano, la partigiana Laura Francesca Fabbri Wronowski, nipote di Giacomo Matteotti, che aderì alla Resistenza già dai primi giorni.
Nel campo della scienza e della medicina riceveranno l’Ambrogino Marco Alloisio, responsabile di Unità Operativa Chirurgia toracica Humanitas, Alberto Mantovani, medico e immunologo. Sarà premiato anche il presidente di Ledha Alberto Fontana.