Edson Tavares, il capoverdiano accusato di avere aggredito con l’acido e perseguitato l’ex fidanzata e showgirl riminese Gessica Notaro, è stato condannato a 15 anni, 5 mesi e 20 giorni dalla Corte di Appello di Bologna. I giudici della prima sezione penale hanno letto la sentenza dopo quasi due ore di camera di consiglio.
“È andata bene, è sicuramente quello che ci aspettavamo, forse qualcosina in più del previsto”, ha commentato Gessica Notaro. “Sembra un film, è incredibile finire così. È una persona con cui ho dormito tre anni. Ma se l’è cercata, ha fatto tutto lui”, ha aggiunto. Gessica ha parlato di una “sentenza giusta“, e ha ringraziato il lavoro dei suoi avvocati e della Procura.
La vittima dell’aggressione poi ha aggiunto: “Siamo più che soddisfatti, la mia squadra di avvocati ha fatto un ottimo lavoro, il pm anche. L’unica cosa è che la Corte è stata garantista nei confronti dell’imputato, però è giusto che sia così: sono le istituzioni a richiedere questo”. La critica è al fatto che l’udienza si è celebrata a porte chiuse, solo con le parti presenti, su richiesta di Tavares: “Sicuramente questo mi serve da spunto, è nella lista nera, delle cose da cambiare. Non lo trovo così giusto“.
Per la Notaro, “l’imputato ha moltissimo potere decisionale in aula e questo fa un po’ rabbrividire. Non si capisce chi è la vittima e chi è l’imputato. Lo prendiamo come stimolo per lavorarci in futuro, a livello istituzionale. La corte è stata anche abbastanza attenta e sensibile nei miei confronti a farmi sentire a mio agio e protetta, l’ho apprezzato tanto”.
La Corte di appello di Bologna ha confermato i risarcimenti alle parti civili, e l’espulsione a fine pena per Edson Tavares: “Per il momento mi consola, poi vedremo. Quando esce starò attenta, nonostante l’espulsione. Durante la lettura del dispositivo Tavares e la vittima non si sono guardati: “Ma lui mi ha cercata con lo sguardo un attimo prima di uscire dall’aula, si è girato apposta”.