È il giorno della verità per il dl Genova e la tenuta del M5S. Il governo, andato sotto in commissione per ben due volte, ha fatto votare e approvare dall’Aula di palazzo Madama un emendamento che reintroduce il condono per Ischia. Oggi il provvedimento, se non ci saranno colpi di scena, sarà approvato e diventerà legge scongiurando la terza lettura a Montecitorio.
Ma il vero problema per il M5S sono i dissidenti, i grillini “ortodossi” che adesso sono 7, stando ai tabulati di Palazzo Madama. Questi ultimi hanno lasciato l’aula senza votare per la sua reintroduzione. Il Movimento in serata però smentisce e puntualizza che due degli “ortodossi” in realtà erano in malattia, ed un terzo in congedo.
“Sono coerente, non dissidente”, chiarisce il senatore M5S Gregorio De Falco, finito nell’occhio del ciclone dopo i voti sul condono a Ischia. Sulla possibile espulsione, De Falco chiarisce: “Le minacce per compiersi hanno bisogno di un minimo di formalità e io non penso di essermi iscritto al Ku Klux Klan, ma a un Movimento politico che agisce nell’ordinamento giuridico italiano”.
Su Ischia spiega: “Nel momento in cui c’è sul tavolo una richiesta di condono, immagino che vada valutata secondo le leggi vigenti: quella del 1985 e quella del 1994. Con questo decreto, mi si dice che si valuta solo in base a quella più vecchia e quindi “un senatore di Forza Italia in commissione è intervenuto per dire che l’ordine del giorno contraddiceva il decreto. E il rappresentante del governo, il sottosegretario Vito Crimi, ha detto che l’esecutivo ha già valutato. Non si impegna quindi a fare alcunché”.
“Io mi chiedo: che senso ha? Qual è la razionalità di una misura simile, per un Movimento che ha come prima delle cinque stelle l’ambiente”. Il Movimento sta andando dalla parte sbagliata: “Bisogna riportarlo in rotta. L’ambientalismo è sempre stato uno dei punti di riferimento dei 5 Stelle: dov’è finito? È importante per tutto, anche per non perdere quote di Pil sul turismo e ogni mio atto da senatore è coerente con i valori che ho abbracciato quando ho scelto di entrare in politica. Io non sto tradendo nessuno“.
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