Il voto di ieri sul Dl Genova ha creato spaccature nel Movimento 5 Stelle. Il vicepremier Luigi Di Maio, infatti, ha convocato ministri e capigruppo per valutare le sanzioni contro i senatori dissidenti, Paola Nugnes e Gregorio De Falco. I vertici del Movimento pensano all’espulsione dal gruppo.
Dl Genova, il M5S valuta l’espulsione dei dissidenti
L’astensione di Nugnes e il voto contrario di De Falco hanno fatto sì che il Governo fosse battuto in commissione al Senato sul condono a Ischia contenuto nel decreto, un fatto “gravissimo” per Luigi Di Maio.
Pronto ad intervenire sulla questione anche il vicepremier leghista Matteo Salvini. “Porremo rimedio in Parlamento, certo che in Italia c’è troppo abusivismo…”, ha detto, intervenendo a Radio Anch’io, su Radio Rai 1, a commento del voto di ieri.
I pentastellati dissidenti hanno subito attacchi da diverse parti. “De Falco aveva detto ‘torna a bordo!’. Io gli dico: se non ti trovi, torna a casa“, ha detto il sottosegretario M5S, Stefano Buffagni. “De Falco rimane un genio che si sente troppo genio rispetto al gruppo. Ha votato contro e senza preavviso insieme con Pd e Fi. Noi dobbiamo tenere in piedi i conti del Paese, non quelli della famiglia De Falco”, ha aggiunto.
Commenta l’accaduto su Facebook anche il sottosegretario dell’Interno, Carlo Sibilia.”Chi ha deciso di anteporre i propri interessi a quelli del Paese dovrebbe tornarsene a casa – ha detto il pentastellato -. Lo squallore della politica del passato era sentire promesse che non venivano mantenute perché qualcuno pensava prima ai propri interessi economici, mediatici, ideologici, privati anteponendoli a quelli del Paese. Siamo stati eletti per dare risposte a questo. Ai genovesi, alle vittime di terremoto, alluvioni e altre emergenze. Per essere compatti e portare a casa il risultato”.
Non tutte le voci attaccano la scelta di Nugnes e De Falco, che hanno votato in linea con l’opposizione. “Un sentito GRAZIE ai colleghi De Falco e Nugnes che hanno seguito la loro coerenza – ha scritto su Facebook la senatrice grillina Elena Fattori –, hanno pensato prima al bene dei cittadini e dell’ambiente che agli ordini di scuderia”. “Grazie – aggiunge – anche per il coraggio di una scelta non semplice in un clima di terrorismo psicologico lontano da ogni forma di democrazia e condivisione. A riveder le stelle”. E ancora: “Conseguenze? Chiedetelo agli amici del M5S“. “Certo che se una ha avuto casa distrutta e attendeva anni una autorizzazione di concessione edilizia, un diritto ce l’ha. Detto questo in Italia s’è costruito troppo e male”, ha concluso.