Il ministro delle Infrastrutture Toninelli incontrerà in mattinata a Bruxelles la sua omologa francese Elisabeth Borne, per discutere della Tav. È probabile che l’Italia chieda altro tempo sulla partenza dei bandi per poter definire l’analisi costi-benefici ma la Francia non è più disposta ad aspettare. Intanto Salvini si mostra favorevole alla conclusione dei lavori e il sindaco di Torino, Chiara Appendino, dopo la manifestazione pro-Tav di sabato, si dice pronta ad aprire il confronto.
Tav, summit Italia-Francia a Bruxelles
L’Italia rimanda da tempo l’inizio dei lavori per la prosecuzione della Torino-Lione. I bandi per l’assegnazione di 5 miliardi di euro dovevano partire a settembre, ma il ministro Toninelli chiese un rinvio, accettato dalla Francia dal momento che l’Italia stava affrontando l’emergenza del crollo del Ponte Morandi a Genova.
Oggi a Bruxelles, Toninelli potrebbe chiedere un ulteriore rinvio alla sua omologa francese,per portare a termine l’analisi costi- benefici della Tav. La Francia però è stanca di questo tira e molla e potrebbe rispondere di “no”, anche per evitare che lo slittamento del cronoprogramma rischi di far saltare i finanziamenti europei. Inoltre Parigi potrebbe chiedere un risarcimento o dei fondi per il ripristino delle montagne già scavate.
Sale la tensione tra Lega e M5S dopo le dichiarazioni di Matteo Salvini. “Tutte le opere si faranno – dice il vicepremier leghista -. Il Mose, il Tap, il Terzo valico, la Pedemontana… Si va avanti. Punto”. Così anche sulla Tav: “Penso che alla fine si farà, in linea di principio sono per finire un lavoro che si è incominciato”.
Intanto la manifestazione “Sì Tav” di sabato a Torino ha sortito l’effetto desiderato. Il sindaco Appendino, infatti, da sempre contraria all’opera, si è detta pronta ad incontrare il movimento nonostante i consiglieri comunali dei 5 Stelle non siano favorevoli al dialogo. “Ho il dovere di collaborare anche con chi non la pensa come me“, ha detto.
Anche il premier Conte, impegnato oggi nella Conferenza sulla Libia a Palermo, si dice disposto ad ascoltare “l’opinione dei cittadini che in modo educato e composto hanno sfilato per esprimere il loro giudizio. A breve si concluderà la valutazione costi-benefici. Il dossier dell’Alta velocità sarà esaminato con cura come fatto su Ilva e Tap – afferma -. Respingo le polemiche politiche che vorrebbero accreditare questo governo come il governo che sa opporre solo dei no”, e sottolinea di essere al lavoro per “realizzare il più significativo piano di investimenti mai progettato, condito dalla semplificazione normativa e burocratica”.