E’ morto a 95 anni Stan Lee, il fumettista, editore e produttore di cinema e tv americano. E’ stato a lungo presidente e direttore editoriale della Marvel Comics, per la quale ha sceneggiato moltissime storie. Era nato a New York il 28 dicembre del 1922 con il nome Stanley Martin Lieber da una famiglia di ebrei romeni immigrati negli Stati Uniti. Secondo i media Usa, Lee è morto stamattina in un ospedale di Los Angeles.
Creatore di Spider Man, Capitan America, Thor, Hulk, Iron Man, gli Avengers, gli X-Men, per citarne solo alcuni, personaggi hanno fatto guadagnare il posto d’onore tra i fumettisti e facendolo assurgere a figura leggendaria. Nel 1961, alla Timely Comics dell’editore Martin Goodmand, insieme a Jack Kirby crea i Fantastici 4, fumetto che ebbe un enorme successo con tirature altissime. Da qui la nascita di Spider Man, stavolta in collaborazione con il disegnatore Steve Ditko, e della Marvel Comics. Oggi la Marvel non è più solo una casa editrice ma anche un gruppo, la Marvel Entertainment, presente in più settori dell’intrattenimento e acquisito dalla Disney nel 2009.
Rimangono memorabili i suoi cameo nei cinecomics di casa Marvel. In tutti i film si attendeva la sua comparsa nella parte di un postino, di un barista, di un fan curioso o di un invitato a un party. Un gioco ormai che coinvolgeva Stan Lee in un dialogo con il suo pubblico, al di là dello schermo. L’ultima apparizione è di circa un mese fa, nella trasposizione di Venom in cui interpreta un passante accompagnato da un cagnolino, che dice al protagonista Eddie Brock: “Spero che voi due lo possiate far funzionare, entrambi”.
Ma quella di Stan Lee non è stata una vita costellata solo di successi. Dopo la morte dell’amata moglie Joan nel 2017, sono state tante le vicende anche giudiziarie che lo hanno coinvolto. Cardiopatico, negli scorsi mesi aveva intentato una causa da un miliardo di dollari contro la ‘POW! Entertainment’, società di cui è stato co-fondatore nel 2001. Nel mirino di Lee sono finiti due dirigenti della compagnia, il Ceo Shane Duffy e il co-fondatore Gill Champion, accusati di aver approfittato delle sue condizioni, ormai gravemente malato e provato dalla perdita della moglie, per fargli firmare un contratto con cui l’autore ha ceduto i diritti di utilizzo del suo nome e della sua immagine, anche sui social. La causa e’ stata intentata dall’avvocato Adam Grant, che richiede alla società la scissione del contratto e un risarcimento di 1 miliardo di dollari.
Ma anche l’assistente di Stan Lee, Keya Morgan, è stato accusato nei mesi scorsi di avere approfittato delle sue debolezze per circuirlo e di avergli impedito di mettersi in contatto con familiari, amici e collaboratori.