Gettare l’acido in faccia agli sconosciuti. Un servizio delle Iene racconta il terrificante gioco che sta prendendo piede negli ultimi anni. Cammini, sbrighi delle commissioni, prendi i mezzi pubblici e ad un certo punto vieni fermato da uno sconosciuto che chiede delle informazioni: all’improvviso l’attacco, senza alcun motivo.
La nazione con il maggior numero di attacchi è la Gran Bretagna. Negli ultimi sei anni i casi di aggressioni denunciati sono aumentati del 940%. Un numero esorbitante che fa impressione e che mette in allerta tutti, perché il pericolo può nascere in qualunque momento. Nel servizio delle Iene vengono mostrate delle immagini terrificanti. Video di attacchi con l’acido ripresi dalle telecamere, con annesse le reazioni delle vittime.
La Iena Pablo Trincia ha intervistato alcune delle vittime: “Ho le cicatrici lungo tutta la faccia”, descrive un ragazzo mostrando le ferite. “I miei occhi si stavano sciogliendo, la mia faccia si stava sciogliendo, ma io riuscivo ancora a vedere”, racconta un altro uomo.”Questi attacchi non ti lasciano solo cicatrici sul corpo, ma anche cicatrici nella mente”, dichiara una ragazza colpita dal folle attacco.
L’Indipendent ha ascoltato le parole di Andreas Christopheros, ora 32enne, che nel 2016 è stato attaccato da un uomo, David Phillips, che ha buttato un contenitore di acido di batteria sul suo volto. In questo caso però ci fu un errore. Phillips pensava che Christopheros avesse molestato sessualmente qualcuno che conosceva, ma si sbagliava. “Il dolore era inspiegabile. Niente è paragonabile. Ho capito subito che era acido. La mia maglietta si è sciolta. Hai a che fare con ciò che hai di fronte e vai avanti. Ho perso un anno della mia vita a 30 anni. È significativo, non ho intenzione di perdere altro tempo, il tempo è prezioso per me”.