Convinti dal Ministro Tria che un dialogo proficuo sia la opportunità migliore per entrambe le parti, sembra che Salvini e Di Maio non vogliano adesso inasprire ulteriormente il dibattito con Bruxelles, orientamento che sembra coinvolgere sempre più la maggioranza e la compagine di governo.
Per trovare l’equilibrio tra le promesse fatte e le richieste avanzate da Bruxelles, sembra che dalla bozza della legge di Bilancio in corso di aggiustamento si sia concordato di escludere le due misure più impattanti, il reddito di cittadinanza e la riforma delle pensioni, per attuare le quali sarebbe prevista l’adozione di distinti provvedimenti.
Secondo la nuova stesura, per quanto riguarda la riforma delle pensioni sarebbe previsto un “Fondo per la revisione del sistema pensionistico attraverso l’introduzione di ulteriori forme di pensionamento anticipato e misure per incentivare l’assunzione di lavoratori giovani con una dotazione pari a 6.700 milioni di euro per l’anno 2019 e di 7.000 milioni di euro annui a decorrere dal 2020”, costituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
La bozza prevede un “Fondo per il reddito di cittadinanza fino a 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020, destinato ai centri per l’impiego al fine del loro potenziamento e fino a 10 milioni di euro per l’anno 2019 destinato al finanziamento del contributo per il funzionamento di Anpal Servizi Spa”.