L’autore degli ordigni esplosivi inviati agli oppositori politici del Donald Trump ha finalmente un nome e un volto. Si tratta del 56enne Cesar Sayoc, arrestato in un negozio di componenti auto della città di Plantation, vicino a Miami, in Floirida. Il furgone del fermato era coperto di poster ed adesivi con il presidente, a favore dei repubblicani e contro democratici e minoranze.
Sayoc è adesso stato accusato di cinque crimini federali, compresi minacce ad ex presidenti come Barack Obama e Bill Clinton, invio illegale di esplosivi e assalto a pubblici ufficiali. Rischia fino a 48 anni di carcere. Il ministro di Giustizia, Jeff Sessions ha definito l’arrestato un individuo “di parte” in quanto sostenitore di Trump.
Usa, preso l’autore dei pacchi bomba
Nella denuncia federale vengono citati 13 pacchi bomba, ma c’è un quattordicesimo pacco indirizzato al miliardario finanziatore del partito democratico, Tom Steyer. L’Fbi è risalita a Sayoc, bianco, nato a Brooklyn con precedenti penali e iscritto al Grand Old Party dal 2016, dalle impronte digitali lasciate su uno dei pacchi e da tracce di Dna.
Trump, durante un comizio nella Carolina del Nord ha reclamato “civiltà” e “unità” e la massima pena per “il terrorista” ma ha poi attaccato i media e sollecitato i ‘tradizionali’ cori offensivi contro l’ex rivale democratica Hillary Clinton: “In galera“.