Oltre 400 mafiosi alla sbarra per la prima volta nell’ “astronave verde” dell’Ucciardone. E’ il 10 febbraio 1986 e nell’aula bunker inizia quello che è passato alla storia come il Maxi Processo alla mafia istruito dal pool di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Associazione mafiosa, omicidio, traffico di droga sono solo alcuni dei capi d’accusa rivolti ai mafiosi che ringhiano dieto le sbarre.
Da martedì 23 ottobre alle 21,10 su Rai Storia, canale 54 del Digitale terrestre, e su www.raiplay.rai.it andrà in onda in sette puntate la docufiction MAXI. Il grande processo alla mafia. Le immagini dell’epoca, restaurate e digitalizzate da Rai Teche, si mescolano al racconto di Franco, un giornalista Rai interpretato da Giovanni Guardiano, per seguire anche il lavoro del giornalisti Rai alle prese con un processo durato sei anni, fino al 30 gennaio 1992 giorno della sentenza finale.
Tra gli indagati mostrati nella prima puntata, il vecchio boss Luciano Liggio che prova a innervosire i giudici, il pentito Salvatore Di Marco che minaccia di ritrattare. Ma dieci giorni dopo l’inizio del processo, viene arrestato anche Michele Greco, detto “il Papa”, il capo della Commissione mafiosa. Accanto al giornalista Franco a gestire l’immane lavoro, anche un cameraman, Gianni (interpretato da Fabrizio Colica) romano, trentenne, mandato come rinforzo, e Teresa (interpretata da Chiara Spoletini) montatrice e assistente alla regia appena assunta.