Un violento nubifragio ha colpito diverse zone d’Italia nelle ultime ore, provocando gravi danni a cose e persone. Tombini saltati, strade allagate, alberi spezzati e muri e pali della luce crollati: uno scenario quasi apocalittico. La Protezione civile dirama un’allerta che va dal giallo all’arancione, mentre i vigili del fuoco sono impegnati a liberare le strade dagli alberi e a soccorrere alcune persone rimaste intrappolate nelle proprie case, oggi molte scuole rimangono chiuse.
Da lunedì è previsto un brusco calo delle temperature che in alcuni posti raggiungeranno gli 8- 10 gradi.
Le aree maggiormente colpite dal maltempo sono la Sicilia e la Capitale. A Roma infatti alcuni automobilisti sono rimasti bloccati sui tetti delle auto, dalle quali erano usciti per mettersi in salvo. Vento, pioggia e grandine hanno ricoperto l’asfalto creando dei veri e propri blocchi di ghiaccio, molti dei quali – come quelli di via Togliatti, dove l’acqua ha raggiunto il metro di altezza – galleggiavano per le strade. Sono state chiuse sei stazioni della metropolitana e una della ferrovia regionale Roma-Viterbo, mentre le stazioni sono state riaperte tutte stamattina. Gravi danni anche all’interno della basilica di San Sebastiano fuori le mura, dove l’acqua ha raggiunto il mezzo metro.
Il maltempo non ha risparmiato il Sud Italia. La Sicilia, infatti, è stata colpita da un violento nubifragio nella notte tra il 21 e il 22 ottobre, aumentando i disagi già creati dalle alluvioni degli ultimi giorni. Da Palermo a Enna, l’isola si è svegliata immersa dall’acqua, alberi e pali della luce caduti per strada e tombini completamente in tilt.
Un albero ha danneggiato la parte anteriore di due auto parcheggiate in via Alfieri a Palermo, mentre sono sei gli alberi caduti in viale dell’Olimpo. L’intervento dei vigili del fuoco per liberare le strade è stato necessario anche in via Mozia, in via Imera e in viale d’Ercole. A Pallavicino invece è stato un palo della luce ad abbattersi sul manto stradale mentre i tombini di via Partanna Mondello sono stati scoperchiati dalle forti piogge.
A Piazza Armerina, nell’Ennese, la violenza della pioggia ha fatto crollare il muro di una casa, all’interno della quale erano rimaste bloccate tre persone, poi messe in salvo dai vigili del fuoco, mentre cinque famiglie sono state fatte evacuare in via precauzionale. Un fulmine ha incendiato un capannone di una ditta edile, provocando fiamme alte fino a dieci metri, mentre frane e smottamenti hanno riversato fiumi di fango per le strade. Il sindaco Nino Cammarata ha disposto la chiusura delle scuole e ha invitato i cittadini a non uscire di casa nonostante abbia smesso di piovere.
La Regione Sicilia fa sapere di aver destinano sei milioni di euro alle province e ai Comuni danneggiati dall’alluvione degli ultimi giorni. Il presidente Nello Musumeci ha convocato un tavolo tecnico a Palazzo d’Orleans con i dirigenti della Protezione civile, dell’Ambiente, della Programmazione, del Bilancio e della Struttura contro il dissesto idrogeologico.
Una tromba d’aria ha colpito Milano, da Gorgonzola a Melegnano a San Donato, fino al centro del capoluogo lombardo.
Dopo l’allerta di colore arancione diramato dalla Protezione civile dalle 22 di domenica 21 ottobre alla stessa ora del giorno successivo, molti sindaci della Campania hanno deciso di tenere le scuole chiuse nella giornata di lunedì. In via del tutto precauzionale rimarranno chiusi istituti scolastici nel Napoletano, nel Salernitano e a Benevento.