“Il progetto di Bilancio presentato dall’Italia sembra configurare un’inadempienza particolarmente grave rispetto alle regole del Patto Ue”. È questo uno dei passaggi cruciali della dura lettera inviata all’Italia dalla Commissione europea a proposito del draft di bilancio per il 2019.
La Commissione Ue “continua a cercare un dialogo costruttivo con l’Italia per raggiungere un accordo finale sulla manovra, ma si aspetta una risposta alle perplessità sollevate entro mezzogiorno di lunedì 22 ottobre per permettere di arrivare a una decisione formale”. Ma dal Governo non trapela troppo allarmismo.
Manovra, da Bruxelles nuove critiche: “C’è inadempienza”
“Sono venuto qui per illustrare la manovra economica, non ci sono stati particolari rilievi“, ha commentato il premier Giuseppe Conte a Bruxelles. “L’Italia deve crescere, l’Italia gode di buona salute e i fondamenti degli italiani sono saldissimi. Non c’è nessun muro contro muro con Bruxelles”. Sul deficit/Pil non c’è una grossa deviazione, ha aggiunto ancora Conte. “La manovra ci consente di invertire la rotta e di poter prefigurare una riduzione del debito nel 2020 e nel 2021“.
“Sapevamo che questa manovra che abbiamo pensato per soddisfare le esigenze dei cittadini italiani, a lungo inascoltate, non è in linea con le aspettative della Commissione Europa. Ci aspettiamo quindi osservazioni e rilievi che stanno per arrivare e ai quali siamo pronti a replicare – continua il premier – È la normale interlocuzione che avviene tra Commissione e singoli Stati Membri. Note di questo tipo arriveranno anche ad altri Paesi; prevedibilmente: Spagna, Francia, Portogallo. Ma tutto questo non può preoccuparci: ci avrebbe preoccupato se avessimo fatto una manovra temeraria”.