“Per avere benefici dalle misure monetarie della Bce le politiche di altri settori devono contribuire con più forza ad alzare la potenziale crescita sul lungo e ridurre le vulnerabilità”. Lo ha dichiarato il presidente della Bce Mario Draghi con un evidente riferimento della Manovra varata dal governo italiano.
Draghi ritiene necessario accelerare le riforme strutturali e l’espansione in corso “richiede la ricostruzione di ‘cuscinetti’ fiscali“, particolarmente “importante nei Paesi in cui il debito pubblico è elevato e per i quali la piena adesione al Patto di stabilità e crescita è fondamentale per salvaguardare sane posizioni di bilancio“.
Anche l’Fmi prova a bacchettare l’esecutivo gialloverde: “La manovra in discussione va in direzione opposta rispetto ai suggerimenti del Fmi”. “Credo seriamente che per diverso tempo non sia stato seguito il consolidamento di bilancio che ha portato l’Italia a crescere sotto il suo potenziale”, ha detto Poul Thomsen, a capo del Dipartimento europeo del Fmi.
“Non è il momento di allentare le politiche” di bilancio, ha aggiunto Thomsen, per il quale un gruppo di Paesi, tra cui l’Italia, ha “margini limitati”, ha concluso in conferenza stampa nell’ambito dei meeting di Fmi/Banca mondiale in corso a Bali.