“Non sarà intrapreso alcun ‘piano B’ sulla Manovra“. Il vicepremier è deciso ad andare avanti senza timori di un’emergenza spread a 400. “A Bruxelles deve essere chiaro che il governo italiano non arretrerà di un passo”, ha aggiunto il ministro del Lavoro assicurando anche “una fase di interlocuzione” con la Commissione Ue.
Di Maio, intervenuto a margine del “Villaggio Coldiretti” al Circo Massimo di Roma, ha dichiarato di “apprezzare il fatto che questa lettera sia stata inviata a mercati chiusi”. “Ora abbiamo tutto il weekend per discutere di questa missiva a mezzo stampa. So che il presidente Fico nei prossimi giorni andrà a Bruxelles, saremo tutti compatti e faremo lavoro di squadra per spiegare alla Commissione europea che gli italiani hanno bisogno di queste misure che non sono spot ma finalmente cambiamo la vita delle persone”.
“Ci aspettavamo che questa Manovra non piacesse a Bruxelles, adesso inizia una fase di discussione con la Commissione ma deve essere chiaro che indietro non si torna – continua Di Maio – questa non è una Manovra che deve sfidare Bruxelles. È una Manovra che deve ripagare il popolo italiano di tanti torti subiti, su pensioni, lavoro, risarcimenti per chi è stato truffato dalle banche e dai precedenti governi, e per chi ha diritto di pagare meno tasse perché sono imprenditori o partite Iva. Questo è il nostro obiettivo, poi ci sarà una interlocuzione nei prossimi mesi e nelle prossime settimane”.
Il vicepremier prova a mediare con l’Europa: “Non sono venuto qui per alzare i toni con l’Europa perché, diciamolo chiaro, questa Europa è finita, sopravviverà ancora pochi mesi”. Dalle prossime elezioni europee Di Maio si aspetta “un terremoto politico in Europa proprio come c’è stato un terremoto con il voto in Italia”.
Insomma, secondo Di Maio “non esiste un piano B perché non si arretra. Si spiegano le ragioni di questa Manovra, si possono sistemare al meglio le coperture che abbiamo trovato e spiegare meglio gli investimenti in deficit che stiamo facendo. Tutti i piani B di cui sentite parlare o sono invenzione dei giornali o di qualcun altro ma non rispecchiano assolutamente la volontà di questo governo”.
“Nella Manovra del Governo non c’è e non ci sarà nessun taglio a sanità, cultura e istruzione. Questo lo facevano quelli di prima. La più grande spesa di questo governo è per coprire i debiti di quelli che ci hanno governato fino all’altro ieri, infatti non aumenta l’Iva – ha aggiunto -. E non era scontato, perché quelli di prima ci hanno lasciato un buco di 12 miliardi”.
Di Maio conclude: “Sul reddito di cittadinanza è stato detto di tutto e di più, ma quando partirà vedrete tutte le limitazioni e i meccanismi. Quando partirà vedrete che è una misura seria che rilancia il lavoro e lo sviluppo economico. Le previsioni non si fanno sui se. Noi siamo convinti che quello sarà il tasso di crescita e con quella crescita riusciremo a ripagare il debito e abbassare il deficit”.