Colera nel Napoletano. Si tratta di una madre con il figlio di 2 anni residenti a Sant’Arpino, in provincia di Caserta, e rientrati da poco dal loro Paese d’origine, il Bangladesh. Lo ha reso noto l’ospedale Cotugno di Napoli dove si trovano al momento ricoverati. Dall’ospedale rassicurano che: “I contatti familiari sono stati individuati e sono ora sotto stretta osservazione sanitaria. la situazione è del tutto sotto controllo”.
Dal 2008 si tratta dei primi casi in Italia mentre in Europa, sempre per importanzione, si registrano alcune decine di contagi ogni anno. Come riferisce La Repubblica, buone notizie giungono anche dall’Istituto Superiore di Sanità. “Questi due casi non fanno paura – afferma Gianni Rezza, del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità – e non rappresentano un problema. Importante è l’isolamento in ospedale dei due pazienti e rintracciare le persone che potrebbero aver avuto contatti stretti con loro”.
Le condizioni della madre sembrano stabili, più preoccupanti quelle figlioletto ancora in rianimazione. Il colera si contrae consumando acqua o alimenti contenenti il batterio Vibrio Cholerae e il contagio avviene per trasmissione oro-fecale ed è frequente in condizioni igienico-sanitarie precarie. L’incubazione puà variare da uno a cinque giorni e i sintomi più frequenti sono diarrea e vomito che portano a una rapida disidratazione.