Oggi Lampedusa, sotto un cielo cupo pieno di pioggia, ha ricordato le vittime del naufragio del 3 ottobre 2013, in cui persero la vita 368 migranti. “Noi siamo qui come ogni anno ma questa volta il governo non c’è”, ha detto Totò Martello, sindaco dell’isola, in prima fila nella marcia in ricordo dei morti a mare. Partito alle 9 di questa mattina dal centro abitato, il corteo silenzioso ha attraversato le strade dell’isola sino a Porta d’Europa, per un momento di raccoglimento. Alla marcia hanno partecipato cittadini, rappresentanti di associazioni e un centinaio di studenti provenienti da 15 istituti italiani.
L’iniziativa è stata anche quest’anno promossa dal Comitato Tre Ottobre, con a capo Thareke Brhane, con il sostegno del Comune di Lampedusa e Linosa e Rai-Radiotelevisione Italiana e il contributo dell’Associazione nazionale vittime civili di guerra, e finanziata dall’Agenzia dell’Onu per i rifugiati.
“So che alla Camera oggi c’è una cerimonia – ha detto Tareke Brhane del Comitato 3 ottobre – ma qui a Lampedusa non c’è nessuno delle istituzioni nazionali. L’importante è che ci siano tanti giovani e studenti a ricordare tutte le vittime del Mediterraneo”.