Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, il quale assicura che la manovra garantirà anche un calo del debito di un punto l’anno per i prossimi tre anni. Lo stesso spiega che la nota d’aggiornamento al Def punta a una crescita dell’1,6% nel 2019 e dell’1,7% nel 2020.
Il premier, Giuseppe Conte, intanto, annuncia, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, che nel documento è previsto “un piano per gli investimenti pubblici per 38 miliardi nei prossimi 15 anni e 15 nel triennio”.
Tria, in una intervista al ‘Sole24Ore’, assicura di non aver mai minacciato le dimissioni e spiega che il calo del debito di un punto l’anno “non è forte ma è maggiore di quello realizzato negli ultimi anni. E sarà garantito anche da una clausola di salvaguardia sulla spesa che sostituisce le clausole sulle entrate fiscali utilizzate finora in ogni manovra per scrivere obiettivi di deficit e debito poi sempre rivisti”.
Per quanto riguarda invece i livelli di deficit previsti dal Def, il ministro spiega di rendersi “perfettamente conto” delle preoccupazioni europee, ma “non si tratta assolutamente di una sfida all’Europa. E’ essenziale dare una prospettiva chiara a famiglie e investitori”, e “se questo viene compreso, si può aprire una discussione e il giudizio sul 2,4% può cambiare”.