È già drammatico il bilancio causato dal forte terremoto di magnitudo 7,5 e dal successivo tsunami che ha colpito l’isola Sulawesi in Indonesia. Si contano quasi 400 vittime, ma il bilancio è destinato ad aumentare. Particolarmente colpita la città di Palu, che conta circa 350mila abitanti, flagellata da onde alte un metro e mezzo.
“Ci sono numerose strutture mediche a Palu. Ma solo in questo ospedale abbiamo decine di morti, 12 persone che devono essere operate per fratture e nove persone con traumi cranici”, ha detto Komang Adi Sujendra, direttore provinciale dell’Associazione dei medici indonesiani, in un video di tre minuti registrato e pubblicato sull’account Twitter dell’associazione.
“Abbiamo bisogno di tende, medicine, personale medico, coperte e molte altre cose. Spero che possiate aiutarci, in modo da dare alle vittime tutto l’aiuto di cui hanno bisogno”, ha spiegato Komang sottolineando che la fornitura di corrente elettrica e acqua è interrotta dal momento del disastro.
Il portavoce della Protezione civile ha aggiunto che i soccorritori non sono ancora riusciti a raggiungere le aree più colpite dal doppio disastro, in particolare la città costiera di Donggala. Nelle immagini riprese in video amatoriali e dalle tv indonesiane, si vedono decine di corpi coperti da lenzuola allineati lungo la costa devastata.