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La stagione 2019 del Teatro Massimo: opere, balletti e tante novità

Si inaugura il 19 gennaio con una Turandot di Puccini ambientata in una immaginaria Cina del futuro la stagione 2019 del Teatro Massimo. A presentarla nella Sala Grande del Teatro Massimo il sovrintendente Francesco Giambrone, il direttore musicale Gabriele Ferro, il sindaco di Palermo e presidente della Fondazione Teatro Massimo Leoluca Orlando, e Lucia Di Fatta, dirigente regionale al Turismo, in rappresentanza dell’assessore regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo Sandro Pappalardo.

Una stagione che vedrà un’alternanza dei titoli del repertorio operistico, sinfonico e di danza con altri di ascolto più raro e che in alcuni casi rappresentano una prima assoluta. Dieci opere, 3 balletti, per un totale di 13 spettacoli nel cartellone di opere e balletti, con un totale di sei nuove produzioni, dieci concerti sinfonici e sei recital per la stagione concertistica. Filo rosso che unisce gli spettacoli è il tema del viaggio: dall’esilio del principe Calaf e di suo padre Timur, passando per il ritorno in patria dopo la guerra di Troia degli eroi omerici Ulisse e Idomeneo, al girovagare dei Pagliacci da un paese all’altro, passando per il volo della Peri che cerca ovunque un tesoro prezioso che le consenta di essere riammessa in Paradiso.

Una novità per la stagione 2019 sarà il ritorno dei concerti di canto, dedicati a sei nomi della scena lirica internazionale: Mariella Devia, Nicola Alaimo, Jessica Pratt, Ian Bostridge, Anne Sofie von Otter e Waltraud Meier. Anche nella stagione di Concerti è presente il tema del viaggio, con l’esilio di Santa Rosalia su Monte Pellegrino dell’oratorio di Bonaventura Aliotti, Alle vittime senza nome di Eötvös in ricordo di tutti coloro che sono morti in mare mentre tentavano di raggiungere l’Europa, Il viaggio d’inverno di Schubert.

Una stagione da non perdere ricca di novità e di eventi degni della massima attenzione. Il Teatro Massimo ancora una volta regala tante emozioni.

Paola Chirico

Ho 25 anni e nella vita aspetto l'ora di pranzo a livello amatoriale. Da grande sogno di aprire un'agenzia di comunicazione tra Louis Vuitton e il buon gusto e nel tempo libero presiedo un'associazione che si occupa di recuperare i fondi per la ricerca del buonsenso. Attualmente collaboro con testate web e blog trattando temi che abbiano attinenza col mondo del cinema e delle serie tv, e per citare Scorsese: “Andare al cinema è come andare in chiesa per me, con la differenza che la chiesa non consente il dibattito, il cinema si.”

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