Il ritorno alla routine è davvero difficile dopo la pausa estiva ma lo è ancora di più per i nostri bambini che, dopo le vacanze, devono rientrare a scuola. Un impegno faticoso che spesso gli studenti non riescono a fronteggiare in maniera adeguata anche a causa di un’alimentazione non equilibrata e adeguata. E’ soprattutto il cervello, con i prevedibili cali d’attenzione e concentrazione, a farne principalmente le spese.
Ferro: il componente che aiuta memoria e apprendimento
E’ principalmente il ferro a contribuire al benessere cerebrale garantendo notevoli apporti di energia. Stando ai bilanci dell’OMS quella del ferro è considerata come la carenza nutrizionale piùdiffusa al mondo e la causa maggiore dell’anemia, molto comune nei bambini più piccoli, anche nei Paesi industrializzati.
Per integrare le energie, aumentare i livelli di memoria e facilitare l’apprendimento gli esperti consigliano di incrementare la quantità di cibi contenenti ferro nella dieta dei piccoli studenti. Carne, legumi, muesli, cereali integrali sono tra gli alimenti a maggiore contenuto di ferro. Al corretto sviluppo del cervello contribuisce anche il consumo di cibi contenenti vitamine del gruppo B (soprattutto B12), acido folico, zinco, iodio e acidi grassi omega-3.
Cibi da evitare per il benessere del cervello
Come ci sono cibi che aiutano l’attività neuronale ce ne sono tanti altri che invece costituiscono una minaccia per il nostro cervello. Una dieta ricca in grassi e zuccheri può danneggiare attraverso i radicali liberi le strutture cerebrali come le sinapsi e ridurre le funzioni cerebrali.
“Nessun singolo alimento è in grado di fornire tutti i nutrienti essenziali all’organismo o al nostro cervello, ma – spiega Elisabetta Bernardi, biologa nutrizionista dell’Università di Bari -se oltre a fare esercizio fisico si mangia una grande varietà di alimenti si possono ottenere quantità adeguate di nutrienti essenziali come proteine, vitamine e minerali, carboidrati e fibra alimentare, tutti importanti per la salute fisica e mentale”. E conclude: “Gli alimenti di origine animale, più di altri, possono essere utili quando si studia, perché in grado di ottimizzare le funzioni cognitive. All’interno di una dieta variata ed equilibrata non può quindi mancare la carne, da cui traiamo tutti i micronutrienti essenziali per lo sviluppo cognitivo e le funzioni della memoria.”