Nuova lite verbale tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e il collega del Lussemburgo Jean Asselborn. “Salvini – dice Asselborn allo Spiegel – usa metodi e toni dei fascisti degli anni Trenta”. E poi sul video di Salvini inerente il diverbio tra i due di qualche giorno fa, il lussemburghese sostiene che “si è trattato di una provocazione calcolata”. Il video, dice al portale online del settimanale tedesco, è stato fatto “a sua insaputa”. Se vengono ripresi incontri di ministri Ue oppure addirittura di capi di governo e di stato, “allora non ci potrà mai più essere un dibattito franco”, aggiunge.
“Il ministro socialista del paradiso fiscale Lussemburgo, dopo aver paragonato i nostri nonni emigranti italiani ai clandestini che sbarcano oggi, dopo aver interrotto un mio discorso urlando ‘merda’, oggi mi dà del ‘fascista’. Ma dico io, che problemi hanno in Lussemburgo?!? Nessun fascismo, solo rispetto delle regole. Se gli piacciono tanto gli immigrati che li accolga tutti in Lussemburgo, in Italia ne abbiamo già accolti anche troppi. Buona domenica atutti, cin cin”. Le parole di Matteo Salvini che replica al ministro Jean Asselborn.
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Paragonare i nostri emigranti alla feccia che arriva dall'Africa significa stare fuori dal mondo.
La cosa pietosa e' che non lo ha detto solo un vecchietto del Lussemburgo, ma anche la nostra sinistra, i "difensori dei lavoratori italiani".