Al rientro dalle vacanze gli occhi necessitano di qualche attenzione in più. Mare, sole, vento, sabbia e bagni in piscina mettono infatti a dura prova la lubrificazione oculare che al rientro dalle vacanze risulta sensibilmente ridotta. Si tratta della Sindrome dell’Occhio Secco e colpisce circa il 35% delle persone dopo i 50 anni e il 60% delle donne nello stesso range d’età.
I sintomi più frequenti sono annebbiamento, prurito e sensazione di un corpo estraneo. Si tratta di una patologia molto frequente e, come riferisce l’OSVI (Osservatorio per la Salute della Vista), l’OMS l’ha definita “uno dei disturbi tra i più ignorati e sottovalutati della società moderna con un impatto sulla vita sociale e professionale molto forte”.
Anche la ripresa della routine non giova alla salute degli occhi. Il ritorno in ufficio infatti, con un uso maggiore del pc e con una continua esposizione all’aria condizionata, non fanno che aumentare i sintomi della sindrome. Ad essere sottoposto a una maggiore sollecitazione è il film lacrimale responsabile della protezione della cornea dall’essiccazione e dalle infezioni e necessario per una corretta ossigenazione e idratazione dell’occhio.
Nel caso in cui il film lacrimale non riuscisse più a svolgere il suo ruolo inizierebbero a manifestarsi i primi sintomi. La situazione si complica poi con l’età. Dopo i 60 anni infatti la produzione di lacrime diminuisce provocando la secchezza della superficie oculare. La patologia insorge principalmente nelle donne perché gli estrogeni non hanno tendono a far diminuire la parte lipidica causando una maggiore evaporazione del film lacrimale.
La Sindrome dell’Occhio Secco può essere curata avendo cura dell’igiene oculare : palpebre e ciglia devono essere mantenute sempre perfettamente pulite e quindi le donne devono struccarsi bene. Inoltre è possibile contribuire alla corretta lubrificazione dell’occhio attraverso l’uso di lacrime artificiali.