La Procura FIGC torna al lavoro sul caso delle plusvalenze false in casa Chievo, e le richieste sono le stesse di due mesi fa. A luglio, quando la sentenza del Tribunale Federale dichiarò improcedibile l’azione, a causa della mancata audizione del patron gialloblù Campedelli, la richiesta del procuratore Semeraro era stata di 15 punti di penalizzazione – da applicare alla classifica della scorsa stagione – una cifra confermata, anche se, inevitabilmente, l’eventuale sanzione ricadrà sull’annata appena iniziata.
Il Chievo, che nelle prime tre giornate di Serie A ha messo insieme appena un punto, vede coinvolto in prima persona anche il proprio presidente, per il quale è stata richiesta l’inibizione per trentasei mesi. Nelle prossime settimane il processo farà il suo corso, ma la sensazione è che la questione non verrà risolta in tempi brevi, considerando anche eventuali, probabili, ricorsi in appello.