Le lancette della storia sono tornate indietro di due/tre anni, e Novak Djokovic è nuovamente il dominatore del circuito ATP, dopo un’estate che lo ha visto raggiungere la finale al Queen’s, vincere Wimbledon e Cincinnati e, nella tarda serata di ieri, riprendersi anche il trono di campione degli US Open, vinti per la terza volta in carriera, piegando in tre set un Juan Martin del Potro mai domo, ma arrivato forse troppo stanco al grande appuntamento per poter impensierire il serbo.
Dopo un avvio equilibrato, Djokovic a cavallo di primo e secondo set aveva trovato il giusto feeling in risposta, mettendo in crisi del Potro e portandosi avanti di un set e di un break, salvo poi subire il ritorno dell’argentino. Il tiebreak del secondo parziale, girato su due dritti in rete di delPo, ha però di fatto chiuso i conti, alla luce della diversa condizione fisica dei due giocatori in campo.
Per il Djoker, che da stamattina è nuovamente numero 3 del ranking ATP – con serie possibilità di chiudere al primo posto l’anno solare – si tratta del quattordicesimo titolo slam in carriera, raggiungendo così al terzo posto della classifica all-time Pete Sampras, alle spalle dei soli Federer e Nadal.