Il ministro delle infrastrutture, Danilo Toninelli, tornando sulle “pressioni interne ed esterne” denunciate nel suo intervento martedì in Parlamento, denuncia , nella trasmissione ‘In Onda’, che da Aiscat, l’Associazione delle Società Concessionarie Autostradali, “arrivò una diffida” in cui si spiegava che una pubblicazione degli atti delle concessioni poteva configurare “il reato di aggiotaggio”.
Toninelli ha detto che “alcuni dirigenti del ministero, che come voi hanno famiglia, temevano di finire in mezzo a una strada”. E ha spiegato di aver chiesto il parere dell’Anac sulla pubblicazione e di aver ottenuto il via libera. “Capisco il nervosismo della vecchia politica – ha spiegato in merito alle reazioni dell’opposizione che ha chiesto di fare i nomi – la quale ha permesso la creazione di questa mangiatoria che ha dato ai privati miliardi”.
“Entro novembre tutti gli sfollati avranno un’abitazione”
Toninelli ha anche annunciato che “ci sono buone possibilità” che nei prossimi giorni gli sfollati “possano rientrare per qualche ora” nelle loro case per prendere i loro beni, spiegando che saranno messi dei sensori che consentano un monitoraggio del ponte. Poi ha ribadito che “entro novembre avranno tutti un’abitazione. Abbiamo smosso tutti i livelli istituzionali”.
Infine, il ministro annuncia che nel decreto Genova che il governo si appresta a varare “metteremo una norma che è allucinante non sia mai stata fatta: l’obbligo del collaudo”: il concessionario dovrà obbligatoriamente verificare se un ponte o un’opera è stabile, “se non lo è, lo chiudo”, ha detto. Nel dl anche le misure per “i mutui delle famiglie” e per sostenere le imprese del capoluogo ligure.