Serena Williams è tornata, stavolta davvero. Nonostante la finale raggiunta a Wimbledon e persa contro Angie Kerber, sull’erba inglese non si era ancora visto il miglior tennis della minore delle sorelle statunitensi, che invece è salita ulteriormente di condizione nel suo piano di recupero dopo la maternità, raggiungendo un livello molto alto in queste due settimane agli US Open.
Ne è un esempio lampante il quarto di finale giocato contro Karolina Pliskova, una che sul cemento newyorkese aveva giocato anche una finale due anni fa. Serena è andata sotto di un break nel primo set, ma da quel momento ha concesso le briciole alla ceca, vincendo dieci degli ultimi tredici game per chiudere con il punteggio di 6-4 6-3.
Ad aspettarla in semifinale non ci sarà Sloane Stephens, campionessa uscente a Flushing Meadows. L’americana è infatti uscita di scena a sorpresa contro quell’ingegnere del gioco che risponde al nome di Anastasia Sevastova, diabolica nell’esporre i difetti delle proprie avversarie e perfetta ieri contro una Stephens fortemente condizionata dal caldo e molto nervosa.