Sette persone, tra cui due donne, sono finite in manette nel Palermitano con l’accusa di lesioni e violenza privata, aggravati dalla finalità dell’odio etnico e razziale, commessi a Trappeto contro sei giovani extracomunitari. I carabinieri di Partinico hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal gip sottoponendo 4 persone alla custodia cautelare in carcere e 3 agli arresti domiciliari.
L’indagine è partita successivamente alla denuncia presentata il 16 agosto 2018 da sei giovani extracomunitari di origine gambiana ospiti della comunità/alloggio ”Mediterraneo” di Partinico e da un’educatrice del medesimo centro. Le vittime raccontavano di essere state assalite, con futili pretesti e senza alcun valido motivo, da un gruppo di cittadini italiani la sera del 15 agosto, mentre si trovavano in località ”Ciammarita” di Trappeto per i festeggiamenti del Ferragosto.
In particolare, secondo quanto ricostruito, i giovani extracomunitari sono stati avvicinati da alcuni degli odierni arrestati in prossimità della spiaggia di Trappeto e subito insultati e aggrediti con violenza, nonché apostrofati con frasi a sfondo razziale. “Anche dopo essere riusciti a salire sull’automezzo della loro Comunità – che li attendeva nei pressi del luogo dell’aggressione per riportarli nella struttura – erano stati inseguiti in auto dai loro aggressori, assieme ai loro familiari, sino al centro abitato di Partinico, dove erano stati raggiunti, bloccati e costretti a scendere dal veicolo, per poi essere nuovamente aggrediti violentemente con calci, pugni, bastoni e pietre”.
A seguito dell’accaduto, i giovani extracomunitari (cinque dei quali minorenni) e l’educatrice della comunità avevano tutti riportato lesioni e contusioni con prognosi tra i quattro e i venti giorni. Già lo scorso 20 agosto, pochi giorni dopo l’aggressione, furono individuati almeno tre giovani che avevano preso parte all’aggressione ai danni di migranti minorenni ospitati nel centro di accoglienza Mediterranea di Partinico.