Sono ore di attesa per la Lega di Matteo Salvini. Nelle prossime ore è attesa la decisione del Tribunale del Riesame di Genova sul blocco dei fondi del Carroccio. Il segretario e vicepremier ostenta però sicurezza: “Non saranno i giudici a decidere per quello che oggi è il primo partito in Italia. Sono fiducioso nella magistratura e nei successivi gradi di giudizio. In ogni caso non ci saranno congressi o cambiamenti di nome ma non rimarremo con le mani in mano”, dichiara al Sole 24 Ore.
“La Lega c’è e ci sarà, con i soldi o senza, con condanne o senza. Perché la Lega è il popolo e il popolo non lo ferma nessuno. Preferisco avere cervello pieno e le tasche vuote e non come il Pd che ha le tasche pieno e il cervello vuoto – aveva detto Salvini – Noi non facciamo politica in base ai soldi e alle sentenze di questo o di quel magistrato. Abbiamo un programma di governo e quello rispettiamo. A tasche piene o a tasche vuote, colpevoli o innocenti”.
Fondi Lega, oggi la decisione del Riesame
Il timore dei leghisti è l’estensione del blocco dei fondi anche alle somme che entreranno in futuro nelle casse del Carroccio fino a raggiungere la quota di 49 milioni di euro. La magistratura dovrà comunque valutare l’esistenza di una continuità tra la Lega di Umberto Bossi e quella dell’ex tesoriere Francesco Belsito (condannati per truffa ai danni dello Stato per i rimborsi parlamentari del periodo 2008-2010) e quella di oggi.
Il Tribunale di Genova aveva stabilito in primo grado che le uniche somme sequestrabili erano quelle presenti nelle casse del partito al momento dell‘esecuzione del provvedimento di sequestro. Ma lo scorso giugno la Cassazione aveva annullato l’ordinanza con la quale i giudici genovesi avevano fermato il sequestro a tappeto chiedendo quindi un nuovo pronunciamento del Riesame.