Una strage senza precedenti di elefanti: trovate 87 carcasse vicino a una riserva in Botswana. A denunciare il fatto l’associazione Elephants Without Borders. Con 130mila elefanti, il Botswana è stato descritto come l’ultimo rifugio di questi animali in Africa, mentre la caccia all’avorio continua a imperversare in tutto il resto del continente.
Una strage senza precedenti
Il fatto che i bracconieri siano entrati anche in Botswana “in maniera così cruenta e letale dimostra che il bracconaggio ha raggiunto livelli di drammatica pericolosità”, commenta il Wwf Italia. “La riserva del Delta dell’Okavango dove sarebbero stati avvistati dal cielo i resti degli elefanti uccisi è un vero e proprio santuario, quelli che rimangono vanno protetti con assoluta determinazione”.
“Gli episodi di bracconaggio, finora, sono stati rari per merito delle unità anti-bracconaggio ben equipaggiate e organizzate. Però lo scorso maggio, in seguito all’elezione del nuovo presidente, Mokgweetsi Masisi, il governo ha disarmato le sue unità anti-bracconaggio, privando, senza alcuna spiegazione, il Dipartimento della fauna selvatica delle armi e delle attrezzature militari. Questo, unito forse al declino delle altre popolazioni di elefanti, ha spinto i bracconieri a violare anche l’ultimo santuario dei pachidermi”, ha dichiarato Mike Chase, biologo di Elephants without borders.