Il Consiglio dei ministri discuterà l’approvazione del cosiddetto “Daspo” perpetuo alle persone condannate per corruzione, una misura più volte annunciata dal M5S. Secondo quanto riportato da Repubblica, il testo del ddl anticorruzione proposto dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, escluderà in maniera perpetua dalle commesse pubbliche tutti gli imprenditori condannati con una pena che superi i due anni.
La lista dei reati per i quali verranno applicati l’interdizione dagli uffici pubblici e il Daspo è allegata al disegno di legge. La misura colpirà chi è condannato per i seguenti reati: malversazione aggravata dal danno patrimoniale grave, abuso d’ufficio aggravato dal vantaggio o dal danno di rilevante gravità, corruzione propria, corruzione attiva, corruzione per l’esercizio della funzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, peculato, concussione, istigazione alla corruzione, traffico di influenze illecite. Se il provvedimento verrà approvato, un condannato un via definitiva per corruzione non potrà più avere a che fare con la pubblica amministrazione, per il resto della sua vita.