Cgil, Cisl, Uil e Usb dicono basta e proclamano, per l’11 settembre, “nel permanere delle condizioni attuali”, uno sciopero in tutti gli stabilimenti Ilva per protestare contro la mancata convocazione da parte del governo. “Attendiamo notizie dal 6 agosto”, scrivono in una nota le principali sigle sindacali degli operai metalmeccanici aggiungendo che “le risorse finanziarie sono ormai quasi esaurite e il 15 scade l’amministrazione straordinaria”.
Nella lettera inviata dai sindacati al premier Giuseppe Conte e al ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio sta scritto: “Dal 6 agosto attendiamo notizie per la ripresa del negoziato e la valutazione di legittimità da parte del ministero della gara per l’aggiudicazione del gruppo Ilva. Lunedì 27 agosto abbiamo unitariamente sollecitato il governo a convocare tutte le parti e ad oggi non abbiamo ancora avuto risposta”.
Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, per tutta risposta, ha convocato per il 5 settembre un incontro con i sindacati al Mise per discutere della situazione dell’Ilva. Al tavolo parteciperanno la società Am Investco, i commissari straordinari dell’Ilva e, oltre a tutti ai segretari generali e ai sindacati metalmeccanici, anche i rappresentati dei lavoratori chimici e del trasporto interessati alla vicenda per l’indotto.