Ancora una volta, nel momento in cui una stagione potrebbe svoltare e proiettarlo in una nuova dimensione da Top 10, Fabio Fognini non riesce a trovare il guizzo giusto per compiere quel passo che distingue un buon giocatore da un campione (se effettivamente lo scopo della classifica mondiale è questo). Nel match di secondo turno degli US Open contro l’australiano John Millman, il ligure non è mai riuscito a trovare il suo miglior tennis, arrendendosi in quattro set a un avversario ampiamente alla sua portata.
Una partita iniziata subito male per Fognini, che ha subìto rapidamente due break, muovendo il punteggio solo nel sesto gioco, quando ormai il rivale era avanti 5-0 e il set era compromesso. Un accenno di reazione si è visto nel secondo parziale, anche se sul piano del gioco l’azzurro continuava a essere deficitario. Il conto, salatissimo, è arrivato però nel terzo e nel quarto, in cui il Fogna non è mai riuscito a trovare vincenti, innervosendosi col passare dei minuti in un vortice di errori non forzati, cedendo con un 6-1 finale che la dice lunga sulla sua prestazione, anche condizionata da qualche piccolo problema al braccio.
Fognini, in ogni caso, potrebbe raggiungere il suo nuovo best ranking al numero 12 ATP in caso di eliminazione al terzo turno di Diego Schwartzman, che affronterà il numero 4 del tabellone Sascha Zverev in una sfida tutta da seguire. Nel torneo femminile, invece, vittorie convincenti di Kvitova e Kerber, che raggiungono il terzo turno.