Continuano – anche fuori dalla Lega Serie A – le polemiche sull’assegnazione dei diritti TV, spartiti per le prossime tre stagioni del nostro campionato da Sky (7 partite a settimana) e dalla piattaforma DAZN (3 partite), il cui lancio in Italia non è stato privo di difficoltà, tra problemi di server in sovraccarico e l’inadeguatezza delle connessioni wi-fi delle case degli italiani.
L’Antitrust ha deciso di aprire due istruttorie sulla questione, per pratiche commerciali scorrette e possibili violazioni dei diritti dei consumatori, apprende l’Ansa. In particolare, Sky non avrebbe tenuto nel dovuto rispetto l’informazione del consumatore: “in assenza di adeguate informazioni sui limiti dell’offerta relativi alle fasce orarie, potrebbero avere indotto i nuovi clienti ad assumere una decisione commerciale non consapevole”.
Nel mirino anche il sistema utilizzato da DAZN, che al termine del primo mese di prova addebita il costo per la fruizione del servizio nei mesi successivi, violando, nell’idea dell’Antitrust, le disposizioni del Codice del Consumo che proteggono il consenso consapevole e informato del cliente.