“Oggi, con sensazioni miste, annuncio il mio ritiro dal basket. Immensa gratitudine per tutti (famiglia, amici, allenatori, staff, tifosi) coloro che sono stati coinvolti nei miei ultimi 23 anni. È stato un viaggio favoloso. Molto meglio dei miei sogni più ambiziosi”. Si chiude così, con una breve didascalia a una foto su Twitter, la carriera di Manu Ginobili, uno dei giocatori che più hanno definito il basket NBA nell’ultimo quindicennio, sempre con la canotta dei San Antonio Spurs.
Today, with a wide range of feelings, I’m announcing my retirement from basketball. IMMENSE GRATITUDE to everyone (family, friends, teammates, coaches, staff, fans) involved in my life in the last 23 years. It’s been a fabulous journey. Way beyond my wildest dreams. pic.twitter.com/3MLCUtmd6K
— Manu Ginobili (@manuginobili) 27 agosto 2018
La guardia argentina, ormai quarantunenne, lascia il basket giocato vantando in bacheca quattro anelli NBA e un oro olimpico, conquistato con l’Albiceleste ad Atene 2004 nella finale con l’Italia. Proprio nel nostro Paese Ginobili si era lanciato verso la Lega americana, mettendosi in mostra a Reggio Calabria e poi confermandosi tra i migliori interpreti a livello continentale con la Virtus Bologna di Ettore Messina.