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Cateno De Luca: “Inviano migranti senza avvisi, li metto nelle baracche”

Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, riferendosi ai migranti scesi dalla Diciotti e portati in città invia su Facebook un messaggio molto provocatorio. “Mandiamo i baraccati negli alberghi e i migranti nelle baracche. Non sarebbe giusto dopo 110 anni dare un tetto dignitoso ai messinesi?”.

“Mi chiedo perché oltre 10 mila persone possono continuare a stare nelle baracche sotto l’amianto con bambini che giocano tra le fogne e i ratti ed i migranti possono stare in strutture migliori ivi incluso gli alberghi”, prosegue De Luca.

De Luca: “Nessuno mi ha avvertito dell’arrivo dei migranti”

“Nessuno mi ha avvertito dell’arrivo dei migranti all’hotspot di Messina – aggiunge il sindaco – vuol dire che i sindaci sono buoni solo per prendersi le denunce per le scuole prive di verifica sistemica e prive delle elementari norme antincendio mentre sulle politiche di ammasso dei migranti non hanno alcun diritto di parola”.

Denise Marfia

Il giornalismo è passione rimasta intatta dopo oltre 16 anni di lavoro. 'Nata' giornalisticamente in TV, ho collaborato con diversi quotidiani e radio. Ho curato uffici stampa della pubblica amministrazione e di enti. Lavoro presso l'Istituto Superiore di Giornalismo. Settore di competenza: cronaca nera, politica e sportiva.

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  • Grande plauso al sindaco di Messina,che evidenzia come nel nostro Bel Paese si viva di demagogia, retorica quando non di ipocrisia : sgombriamo le baracche e trasferiamo i poveri messinesi negli alberghi,diamogli cellulari e paghetta settimanale ad personam ,pasti e caldo garantito nel prossimo inverno. Essi sono cittadini italiani che probabilmente da venti anni pagano le tasse a questo Stato per vivere come bestie. Ma dov'è il manager don Ciotti ,la sua comunità e il Santo Egidio , forse hanno qualche volta manifestato per le condizioni di vita di questi messinesi? di questi diecimila messinesi viventi " senza dignità"non si sono mai accorti ! E forse qualche vescovo ha minacciato lo sciopero della fame per difendere la condizione di questi uomini,donne e bambini italiani? E le associazioni per la difesa dei diritti degli uomini? La risposta è una sola : i diecimila messinesi sono nessuno. Firmato : un cittadino italiano

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Denise Marfia
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