Per l’Ue “la musica è cambiata, non c’è più un governo schiavo e complice e difende gli interessi nazionali. C’è un bilancio che dovranno approvare all’unanimità? Il voto dell’Italia non c’è e non ci sarà” finché non sarà risolta la questione dei migranti. Lo ha afferma il vicepremier, Matteo Salvini, in diretta su Rainews24 da Pinzolo.
In merito all’incontro tra il ministro dell’Interno italiano e Viktor Orban, si sono espressi in una nota congiunta i capogruppo M5S di Camera e Senato. “L’incontro tra Matteo Salvini e Viktor Orban di martedì va considerato come un incontro solo ed esclusivamente politico e non, dunque, istituzionale o governativo – hanno dichiarato Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli -. I Paesi che non aderiscono ai ricollocamenti per noi non dovrebbero più ricevere i fondi europei. E tra questi, al momento, c’è anche l’Ungheria”. E ancora: “I Paesi che nemmeno si degnano di rispondere alla richiesta d’aiuto dell’Italia, ignorando la necessità di condividere l’accoglienza, per noi non dovrebbero più ricevere i nostri soldi”.
“Gravi le affermazioni dei presidenti dei gruppi parlamentari del M5s che chiedono di negare fondi all’Ungheria di Orban proprio mentre il ministro Salvini è in procinto di incontrarlo. La Lega, con la quale condividiamo amicizia e rispetto per le politiche del primo ministro magiaro, chiarisca formalmente se nel governo Conte le farneticanti affermazioni dei grillini trovano qualche spazio. Siamo lieti che il ministro dell`Interno Salvini incontri coloro che, come lui, sta cercando di arginare l’invasione di immigrati clandestini della quale L’Europa è vittima. Auspichiamo che l’incontro tra Salvini e Orban sia finalizzato al rafforzamento di comuni politiche di intransigenza e tutela dei rispettivi popoli”, hanno dichiarato i capigruppo di Fratelli d’Italia di Camera e Senato, Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani.