L’olio di cocco, considerato in passato un superfood miracoloso, in realtà nasconde proprietà dannose. Lo sostiene l’epidemiologa Karin Michels dell’Università di Harvard secondo la quale l’olio di cocco è “veleno puro”.
Michels ha esposto la sua teoria durante una conferenza a Friburgo in Germania durante la quale ha dichiarato che l’olio di cocco è “una delle cose peggiori che si possano mangiare”. La causa sarebbe da addebitare alla presenza in grandi percentuali di grassi saturi responsabili dell’aumento del colesterolo cattivo Ldl associato all’insorgere di aterosclerosi e problemi cardiovascolari. L’epidemiologa ha infatti aggiunto che l’olio di cocco è persino peggiore del lardo.
Gli studi precedenti sull’olio di cocco
Karin Michels non è stata la prima a scoprire gli effetti negativi dell’olio di cocco. Già l’anno scorso l’American Heart Association aveva avvertito sulla pericolosità del prodotto dimostrandone l’elevata presenza di colesterolo cattivo. Al contrario non ne sono stati accertate le proprietà benefiche.
Parere sostenuto anche dalla British Nutrition Foundation che precisa come non vi siano prove sui benefici dell’olio di cocco che può essere incluso in una dieta ma solo in piccole quantità a causa della presenza di grassi saturi.
Il boom del consumo di olio di cocco anche per prodotti medici e di bellezza, ricorda il Daily Mail, è avvenuto nei primi anni 2000 quando due studi della Columbia University dimostrarono che consumare olio di cocco aiutasse a consumare velocemente a consumare calorie e quindi a dimagrire.