“I 29 bambini a bordo della nave Diciotti scendano: faccio un passo oltre, nonostante l’Europa vigliacca dorma. L’Italia è un paese col cuore grande però per i 20enni/30enni robusti e vaccinati basta, finito”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dopo che le procure di Agrigento e Catania e la Ue chiedevano a gran voce questa decisione. I pm hanno intanto aperto un’inchiesta per sequestro di persona. “Per i bambini in Italia non c’è nessun problema, però basta, stop: voglio far capire che in Italia come in Australia ‘no way’, se arrivi senza diritti o documenti in Italia non ci metti piede”, ha detto ancora Salvini.
Ma intanto divampa la polemica tra Salvini e Fico. “Buona notizia che il governo abbia deciso di far scendere i minori dalla Diciotti. Per me far il presidente della Camera significa fare sì che lo Stato non rinneghi mai principi fondamentali e dignità umana. Sono stato eletto per questo, rinunciando allo stipendio da presidente”. Così in un tweet il presidente della Camera Roberto Fico replica alle parole di Salvini che aveva detto “tu fai il presidente della Camera io faccio il ministro”. Salvini aveva anche lanciato un aut aut: “O cambiate Paese o cambiate ministro”. Se per far sbarcare i 177 bloccati a Catania “vogliono intervenire il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio lo facciano, ma non con il mio consenso”, ha aggiunto il vicepremier.
Sul caso di nave Diciotti – ferma al porto di Catania con 177 migranti a bordo in attesa di sbarco – “siamo stati contattati dall’Italia domenica, e da allora siamo entrati in contatto con gli Stati membri per trovare una soluzione rapida. I contatti sono ancora in corso”, afferma Tove Ernst, portavoce della Commissione europea per la Migrazione, che aggiunge: “Continuiamo a lavorare, in modo tale che le persone a bordo possano essere sbarcate il prima possibile. Per noi è un imperativo umanitario“.
Entro la giornata di mercoledì potrebbe arrivare la soluzione per il caso dei 177 migranti da giorni a bordo della nave Diciotti. La nave della Guardia costiera è ormeggiata già da tempo nel porto di Catania in attesa di indicazioni per lo sbarco. “Spero vivamente che venga dato all’Italia l’aiuto che merita e che venga fatto nelle prossime ore”, ha spiegato infatti il ministro Danilo Toninelli nella serata di martedì. Intanto, la Procura di Agrigento indaga per illecito trattenimento.
La Procura per i minorenni di Catania ha inviato una lettera ai ministri dell’Interno e delle Infrastrutture, al capo dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione e al Prefetto, con la quale quale chiede che i 29 ” minorenni non accompagnati siano fatti sbarcare” dalla nave. “La situazione a bordo è critica. Ci sono diversi casi di scabbia. E comunque, in base alle convenzioni internazionali e alla legge italiana, i 29 minori non accompagnati hanno il diritto di sbarcare”, aggiunge il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio che ha da poco completato un’ispezione sulla nave Diciotti nell’ambito dell’indagine aperta dal suo ufficio sul trattenimento a bordo dei 177 profughi soccorsi.
E continua lo scontro tra l’Italia e Malta. “Sfortunatamente, l’Italia non ha ancora rispettato i suoi impegni sul meccanismo di redistribuzione avviato da Malta rispetto ai migranti sbarcati sull’isola dalla Lifeline il 27 giugno”. Così il governo maltese replica in una nota al ministro dell’interno Matteo Salvini che ieri ha “accusato Malta di non rispettare i suoi impegni su un precedente meccanismo di redistribuzione stabilito dalle autorità italiane”.