Atlantia va al contrattacco e chiede di valutare l’impatto dell’eventuale revoca della concessione e di verificare gli effetti sulla società quotata in Borsa delle continue esternazioni fatte nei giorni successivi al crollo del ponte Morandi a Genova, in particolare dagli esponenti del governo. È quanto venuto fuori dal Cda di Atlantia che al termine del consiglio, durato circa 3 ore e mezza, ha diffuso una nota.
Atlantia: “Valutare l’impatto della revoca della concessione”
Il consiglio e il collegio sindacale hanno espresso “un sentito cordoglio e vicinanza alle famiglie colpite e all’intera comunità di Genova ed osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime”. Nella nota della holding si legge che il cda di Atlantia “ha avviato le verifiche relative all’impatto” della lettera di contestazione formulata dal Ministero dei Trasporti nei confronti di Autostrade per l’Italia, “in merito agli strumenti finanziari del gruppo”.
Inoltre, sul crollo in Borsa nei giorni della tragedia e delle esternazioni fatte sul ruolo della società, Atlantia ha “avviato la valutazione degli effetti delle continue esternazioni e della diffusione di notizie sulla società, avendo riguardo al suo status di società quotata, con l’obiettivo di tutelare al meglio il mercato e i risparmiatori”. In pratica, starebbe valutando se ci sono state le condizioni di una turbativa di mercato a seguito delle dichiarazioni fatte in qui giorni.