La nave Diciotti della guardia costiera, al centro di un braccio di ferro Italia-Malta, è da quasi 4 giorni al largo di Lampedusa con 177 migranti a bordo. Fonti governative hanno fatto filtrare la notizia che il ministro Moavero avrebbe iniziato ad attivarsi per chiedere aiuto agli altri Paesi europei.
“Diciotti dimostra che l’Italia non si tira mai indietro quando si tratta di salvare vite umane. Il comportamento di Malta è ancora una volta inqualificabile e meritevole di sanzioni. L’Ue si faccia avanti e apra i propri porti alla solidarietà, altrimenti non ha motivo di esistere”. Lo dichiara il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli con un tweet sul caso Diciotti.
Salvini: “Intervenga l’Ue altrimenti riportiamo i migranti in Libia”
Per il ministro dell’Interno Matteo Salvini “O l’Europa decide seriamente di aiutare l’Italia in concreto oppure saremo costretti a fare quello che stroncherà definitivamente il business degli scafisti. E cioè riaccompagnare in un porto libico le persone recuperate in mare”.
E La Valletta replica: “L’unica soluzione finale è lo sbarco a Lampedusa o in un porto italiano”. Per il ministro dell’Interno maltese, Michael Farrugia, “Se l’Italia vuole ancora trattare questo caso come un salvataggio, Lampedusa rimane il luogo più vicino di sicurezza secondo le convenzioni applicabili”. E poi ha accusato: “La guardia costiera italiana ha intercettato i migranti all’interno del SAR maltese soltanto per impedirgli di entrare nelle acque italiane”.