Mezzo miliardo di euro per le prime emergenze. È questa la cifra stanziata dalla società Autostrade come parziale indennizzo per le drammatiche conseguenze del crollo del Ponte Morandi: “La prima azione è per le famiglie delle vittime. Abbiamo stanziato un fondo per le esigenze immediate che verrà gestito dal Comune”.
L’a.d. della società, Giovanni Castellucci, ha illustrato il piano di aiuti: “Ripristineremo il prima possibile la viabilità e ricostruiremo il viadotto. Abbiamo un progetto che ci permette in 8 mesi, tra demolizione e ricostruzione di avere un nuovo ponte in acciaio. Se dobbiamo parlare di importi possiamo ipotizzare mezzo miliardo, ma questo non è il momento per i numeri”. Già lunedì i fondi saranno a disposizione del Comune.
“Per potere costruire il ponte in sicurezza sarà stanziato un fondo per dare indennizzi a tutti coloro che saranno costretti a lasciare le case”, ha poi spiegato l’amministratore delegato. “Inoltre c’è l’ipotesi di liberalizzare i pedaggi nel nodo di Genova da Bolzaneto a Voltri a Genova Ovest da lunedì”.
Secondo Castellucci, la responsabilità del crollo deve essere ancora essere accertata e “spetterà alla magistratura”. “Il ponte Morandi – ha spiegato l’ad di Autostrade – fu costruito negli anni 60 non da noi, ma da un altro ente. Bisognerà vedere come è stato costruito e altri elementi per potere definire le responsabilità di un evento che deve essere ancora indagato a fondo”. “Dubbi sullo stato di manutenzione del ponte – ha proseguito – mi dicono che erano stati superati. Tutte le relazioni di cui sono a conoscenza davano uno stato di salute buono del ponte.
“Però questo sarà oggetto di verifiche, di analisi della magistratura e di perizie e sarà prima priorità. Verificheremo e daremo tutto il nostro sostegno alla magistratura – conclude Castellucci – Posso dire, sulla base delle analisi tecniche, che i ponti della nostra rete sono sicuri. Ciò premesso, ho chiesto a tutti di rifare un’analisi critica di tutte le analisi che abbiamo, perché un eccesso di cautela è forse giusto spenderla. Per cautela intendo attenzione, analisi e verifiche”, ha affermato.
“Sia ben chiaro, lo Stato non accetta elemosine da Autostrade. Pretendiamo risarcimenti credibili e non vi sarà alcun baratto”, ha dichiarato il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, su Facebook replicando alle dichiarazioni di Castellucci. “L’unica strada che il governo seguirà – ha aggiunto – è quella di andare avanti con la procedura di revoca. Le loro scuse servono a poco e non vi è modo di alleviare le sofferenze di una città distrutta dal dolore“.
Anche Salvini non usa mezzi termini: “Ho visto che Autostrade ha chiesto scusa e che metterà dei soldi, meglio tardi che mai, ma se qualcuno pensa che con questo possano pagare le loro colpe ha sbagliato, è solo il minimo sindacale“, ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno al caffè della Versiliana a Marina di Pietrasanta (Lucca).
“Ci impegniamo alleviare le sofferenze della città di Genova, una città ferita”. Così Fabio Cerchiai, presidente di Atlantia, in apertura di conferenza stampa. “In questo giorno di lutto, il nostro pensiero è rivolto a ogni persona che abbia conosciuto e amato coloro che oggi non ci sono più in seguito alla tragedia di Genova”, ha ha poi dichiarato la famiglia Benetton, principale azionista di Atlantia. “Con rispetto – si legge in una nota – vogliamo esprimere il nostro profondo dolore e manifestare la nostra concreta vicinanza a chiunque sia stato colpito dai terribili eventi del 14 agosto“.