Sei persone, un italiano e cinque cittadini del Bangladesh, sono finiti in manette a Mantova con l’accusa di caporalato. Secondo quanto accertato dai militari, le vittime dello sfruttamento erano pagate tre euro all’ora con giornate lavorative di 12-13 ore. Gli alloggi erano in camper e roulotte fatiscenti con un bagno a disposizione per 25 persone.
I carabinieri, in un blitz condotto ieri in due campi vicini tra i comuni di Asola e Piubega, nel Mantovano, hanno trovato al lavoro 42 persone, tra cui 24 senza un contratto regolare, in condizioni di sfruttamento. Ascoltati dai militari, i lavoratori, tutti stranieri richiedenti asilo, hanno spiegato di essere impiegati nella coltivazione delle zucchine per 12-13 ore al giorno con una paga oraria di 3 euro. Gran parte di loro erano alloggiati in un’area allestita dall’italiano arrestato, proprietario dei due terreni, mentre i bangladesi ne erano gli affittuari.
Le sei persone arrestate sono state portate nel carcere di Mantova. I militari, al loro arrivo, hanno chiuso tutte le vie di fuga e hanno così potuto bloccare e identificare i 42 lavoratori, che venivano guardati a vista da 3 bangladesi incaricati di vigilare sui richiedenti asilo, tutti in regola per quanto riguarda la permanenza in Italia. Il blitz rientra nell’ambito dei controlli straordinari nel settore agricolo predisposti dall’arma dei carabinieri.