Se gli Usa rimangono fermi nella loro posizione, la Cina prova a fare passi in avanti verso la risoluzione della guerra commerciale. Wang Shouwen, vice ministro del Commercio, sarà infatti a capo di una delegazione negli Stati Uniti che si occuperà di discutere “questioni di comune interesse”.
Il 23 agosto entreranno in vigore dei nuovi dazi reciproci all’import di beni per il controvalore di 16 miliardi di dollari, a completamento di un pacchetto complessivo di 50 miliardi. Ma il presidente americano Donald Trump ha minacciato ulteriori misure per altri 200 miliardi sugli oltre 500 miliardi di valore delle esportazioni di Pechino verso gli Stati Uniti.
Guerra a colpi di dazi, i provvedimenti della Cina
Ma gli Stati Uniti hanno annunciato anche nuove sanzioni a società russe e cinesi accusate di aver intrapreso e agevolato scambi commerciali con la Corea del Nord in violazione del regime sanzionatorio internazionale a carico di Pyongyang. “Le nuove sanzioni – riferisce una nota del Dipartimento – dimostrano la determinazione degli Usa a mantenere invariata la pressione diplomatica ed economica a carico della Corea del Nord sino a quando quest’ultima avrà abbandonato i propri programmi balistico e nucleare, in linea con quarto concordato dal presidente Usa Donald Trump e dal leader nordcoreano Kim Jong-un lo scorso giugno”.