Era una normale giornata di lavoro per lo chef sardo Franco Piras, quando ad un tratto, nella cucina del suo ristorante è arrivata una comanda “particolare”: era stato richiesto un piatto di linguine in bianco per un cagnolino. Un gesto d’amore dei padroni di un piccolo Yorkshire che ha commosso lo chef al punto da lanciare un appello a colleghi, ristoratori, albergatori e perfino a compagnie aeree, affinché mettano in pratica una maggiore flessibilità per consentire ai padroni di animali di poterli portare con sé in vacanza, limitando il triste fenomeno dell’abbandono.
Chef Franco Piras e gli animali domestici: “Quest’anno non abbandonateli”
Agosto è il periodo in cui è più frequente l’abbandono degli animali domestici per partire in vacanza. Chef Franco Piras non ci sta e, dopo un’esperienza che gli ha toccato il cuore, ha lanciato un appello. “Mi sono commosso ieri quando, tra le comande che sono arrivate nella cucina del mio ristorante, ce n’era una che era destinata ad un “petit chien“: un piatto di linguine in bianco – ha raccontato chef Piras dal suo ristorante in Corsica -. Mi ha commosso l’amore dei padroni per il loro amico a quattro zampe, parte integrante della loro vita e quindi anche delle loro vacanze. Mi ha intenerito al punto che sono stato io stesso a servire il pasto a quel piccolo Yorkshire. Questo è il mese degli abbandoni di poveri animali che non hanno alcuna colpa se non quella di amare incondizionatamente. Per questo ho voluto lanciare questo appello: perché non abbandonarli si può e si deve.”
Lo chef Franco Piras, noto ai più come Franko Kitchen, ha esteso il suo appello ai colleghi: “Moltissimi hotels ancora oggi non accettano animali, quasi nessuna casa vacanza accetta animali, ed il loro ingresso è inibito in moltissimi ristoranti anche all’aperto. Non dico che una maggiore flessibilità eliminerebbe il problema degli abbandoni estivi, ma sono sicuro che certamente li limiterebbe. Sono convinto che chi ama un animale, nell’impossibilità di portarlo con sé, rinuncerebbe persino alle vacanze, ma credo che un messaggio contro gli abbandoni debba essere veramente completo per avere efficacia. Mettiamo i padroni nelle condizioni di portare con sé i loro amici a quattro zampe, e magari vedremo ridimensionarsi il fenomeno dell’abbandono.”
Ma lo chef Piras non si ferma qui e la sua richiesta tocca anche le compagnie aeree. “Portare il proprio cane su un aereo è un affare costosissimo – ha affermato -, a meno che non si tratti di una taglia minuscola, classificabile come “cane da grembo”. Per tutte le altre taglie il passaggio aereo ha costi esorbitanti, e credo che scoraggi molto una buona percentuale di proprietari, che magari vanno all’estero per visitare parenti ed anche per lunghi periodi e non possono permettersi né tariffe aeree elevatissime né la pensione, che ha anch’essa costi assai elevati. Per non parlare poi delle isole, spesso inarrivabili per chi voglia viaggiare con un animale. Io credo che si possano scoraggiare gli abbandoni favorendo almeno sotto il profilo della disponibilità all’accoglienza quei proprietari che desiderino viaggiare con il proprio cane. Per gli amici a quattro zampe non è importante che una vacanza sia di lusso: per loro conta l’amore, quello che danno e che spesso non ricevono. Quest’anno non abbandonateli”.