Che Stefanos Tsitsipas fosse destinato a un roseo futuro era cosa nota tra gli addetti ai lavori, ma che nel giro di un anno potesse mostrarsi così competitivo su tutte le superfici beh, non era così scontato. Dodici mesi fa il greco, vent’anni ancora da compiere, si trovava fuori dai primi 150 del ranking, mentre adesso è a un passo dall’ingresso nella Top 20, dopo aver centrato il primo quarto di finale a livello di Masters 1000 in carriera.
Nella Rogers Cup, quest’anno in scena a Toronto per gli uomini, Tsitsipas ha messo in mostra tutto il suo valore sul cemento, già sfoggiato la settimana scorsa a Washington, sconfiggendo in due giorni consecutivi avversari tra i primi 10 del mondo, Dominic Thiem e soprattutto, negli ottavi di finale, Novak Djokovic, battuto con il punteggio di 6-3 7-6 senza concedere un solo break al serbo. Ai quarti, l’ateniese affronterà Sascha Zverev, che una settimana fa lo aveva eliminato dal torneo nella capitale federale americana.
L’altro quarto di finale più atteso è quello tra Rafael Nadal e Marin Cilic. Il numero 1 del ranking ATP si è imposto, non senza fatica, su uno Stan Wawrinka finalmente ritrovato, sconfitto per pochi punti quando, inevitabilmente, la lucidità nei momenti decisivi è venuta meno. Il croato, invece, ha confermato il suo feeling con il cemento canadese, eliminando con un secco 6-3 6-2 Diego Schwartzman, che dodici mesi fa lo aveva beffato agli US Open.