Un uomo ancora vivo è stato estratto sotto le macerie di una grande moschea, crollata durante il terremoto che ha scosso l’isola di Lombok in Indonesia. “Grazie Dio”, hanno detto i soldati impegnati nei soccorsi, in un video girato durante le operazioni di salvataggio. “È al sicuro, signore”, ha detto uno dei soccorritori. L’uomo era sotto il tetto crollato della moschea di Jabal Nur a nord dell’isola.
Al momento sono 98 i morti accertati del terremoto di magnitudo 7.0, i soccorritori intanto sono ancora al lavoro nelle zone devastate dai crolli.
Mario e Carlotta, una coppia di italiani di rientro a Milano dopo le vacanze in Indonesia, interrotte dal sisma del 5 agosto, hanno raccontato la loro esperienza. “Siamo vivi per miracolo – hanno detto durante lo scalo a Doha, prima id prendere l’ultimo aereo per l’Italia -. Ci è crollato tutto addosso. Stavamo scendendo le scale del resort nelle isole Gili quando è venuto giù tutto. Così siamo corsi al mare per cercare un punto sicuro”. Qualche escoriazione sulla testa e sugli arti ma Mario e Carlotta sono sopravvissuti al terremoto. “È stata un’esperienza drammatica, surreale – hanno raccontato -. Ci avevano detto che sarebbero stati predisposti tre voli speciali ma in tutta la giornata di ieri non ne è partito neanche uno. Abbiamo passato la notte in collina per la paura di tsunami dopo il terremoto, eravamo con Aldo Montano. Sul posto non abbiamo ricevuto alcuna assistenza, se non le prime cure mediche da parte del personale del resort”.